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La Lavagna di MondoC - I voti della 9^ Giornata

di Dario Gallitelli

Pubblicato il 24/10/2023

VOTO 1Alla sfiga del Novara. Gattuso dà la scossa e gli azzurri vanno avanti al “Martelli” con Bertoncini, in rete dopo 4 (quattro, ndr) anni ma poi vedono materializzarsi un finale sadico come nemmeno Saw, l’Enigmista, sarebbe stato capace di architettare. Da cineteca degli orrori, il gollonzo di Celesia che sparacchia dalla trequarti verso la Curva di casa, la sfera centra la testa di Boccia e s’impenna con una traiettoria di fantozziana memoria, che inganna Desjardins, cui va almeno il 50% del merito del raddoppio firmato da quel diavolo di Giacomelli. Punizione dai 25 metri, parabola morbida, sonnolenta sul palo del portiere canadese, che si tuffa, male, ma tanto male quasi da non essere credibile. Due a uno e Novara ancora penultimo. QUANDO È NO…

VOTO 2All’utilità di Rimini – Ancona. Se questa partita non si fosse giocata la classifica sarebbe pressoché uguale e forse Donadel sarebbe ancora al suo posto. L’esaltazione della noia, al Neri s’incontrano due squadre ancora a caccia di una propria identità. Poca cosa il Rimini, tanto fumo l’Ancona che alla fine collezionerà ben 14 angoli senza mai rendersi realmente pericoloso. Unica nota? 800 tifosi dorici in Riviera a sbadigliare...se non è amore questo! CHE NOIA!

VOTO 3 – Al momento del Villa. Otto gol incassati in 180 minuti non possono lasciare indifferente chi da sempre apprezza il fenomeno Virtus. Il simbolo di questa squadra è lui, Alberto Villa, figlio del “Mitico Villa” e bomber di provincia che imposta, guida e telecomanda i suoi nemmeno avesse un joystick in panca. Col Sorrento la sua assenza sulla panchina s’è fatta sentire e infatti le cinque pere consegnate dai ragazzi di Maiuri sembravano essere solo un incidente di percorso, però, però, però, il tre a zero solare, limpido infiocchettato dal Monopoli apre qualche spiraglio alla riflessione. Tutto bene, raga? Avanti Villa…in tutti i sensi. DA RECUPERARE…SUBITO.

VOTO 4Al Brindisi. Al Fanuzzi va in scena un dramma sportivo. La Casertana devasta i biancazzurri e passeggia sulle macerie, chiudendo il primo tempo sul tre a zero, per poi sugellare la vittoria finale col punteggio di quattro a uno. La squadra di Danucci non c’è, balla dietro e non punge avanti nonostante un mercato grandi firme. Fisiologica la contestazione dei tifosi…anche se, basta guardarsi alle spalle, un anno fa…si giocava a Santa Maria Capua Vetere. KEEP CALM.

VOTO 5 - Alla Combo Gubbio – Signor Drigo di Portogruaro. Dici Braglia ed immagini l’oro, il successo, il bel gioco. Così è, quasi sempre. Il suo Gubbio incappa in una giornata no, nella quale nulla riesce, risolta da una decisione generosa del fischietto veneto, che oltre a non convince nell’arco dei novanta minuti, regala pure a Bulevardi un calcio di rigore (stra, mega, iper) dubbio e la successiva possibilità di timbrare, mettendo a referto il gol vittoria. GIORNATA NO…PER TUTTI.

VOTO 6 - A Gianluca Mastromonaco. Capuano prende in disparte l’esterno scuola Inter e gli dice “Lo vedi quello? Si, quello con la 77, quello alto 190 cm, ex Udinese, Brescia, Modena e Ascoli. Quel funambolo, tutto sinistro, si insomma uno dei migliori esterni della categoria. Beh, oggi la marchi tu!”. Il buon Gianlu, che marcatore puro non è, obbedisce, chiude in una scatola la sindrome da crossatore compulsivo e si cuce addosso una partita lacrime e sangue. Si danna, gli sta dietro 74 minuti, lo tiene, lo contiene, se non ci arriva lo stende. Il Taranto perde senza mai dare l’idea di poter far male al Massimino, Gianlu lo stantuffo, si prende una sufficienza larga. MAGLIA SUDATA…SEMPRE.

VOTO 7 - Ai portieri che parano i rigori. Nello specifico il sette, bello pieno se lo beccano Victor De Lucia, estremo difensore della Virtus Entella che ipnotizza l’esperto Misuraca, allungandosi e schiaffeggiando con la mano di richiamo un piattone forte diretto all’angolino, ma anche Demba Thiam della Juve Stabia che nella sfida del Liguori, respinge un rigore, oggettivamente brutto, calciato da De Felice. +3 AL FANTACALCIO

VOTO 8 -  A Zemanlandia. Torna sempre, c’è poco da fare. Gli anni passano ma lui, imperterrito sta la, invecchia nell’aspetto ma non nell’animo che resta sempre quello del ragazzino sulla giostra…sempre sulla stessa benedetta giostra. Il suo Pescara, criticato ad inizio stagione è uno spartito perfetto, veloce, concreto, gioca bene nello stretto ed è capace di allungarsi. Detta i tempi suoi e degli avversari che devono, anzi possono solo adeguarsi e limitare danni…e palloni. Quattro, per la precisione sono quelli scaraventati nel sacco di una Lucchese che in avvio, aveva pure fatto finta di provarci…poi però…GRAZIE MAESTRO!

VOTO 9 - Allo “Zingaro” toscano Niccolò Gucci. Ok, va bene, il nome più che da squartadifese sembra quello preciso per un rampollo dorato, e invece dopo una vita trascorsa a girovagare sui campi di C e sopratutto di D di trequarti di Toscana in cerca della consacrazione definitiva, alla veneranda età di 33 anni, Gucci sembra aver trovato ad Arezzo la sua Patmos. Con la sua doppietta stende la Spal, aggiungendo un’altra vittima illustre alla sua collezione dopo Pescara ed Entella, toccando quota 5 in campionato, mettendo in chiaro le gerarchie anche a chi si è tolto lo sfizio di far gol in A…chiaro Libor? GRANDI FIRME!

VOTO 10Al “Pugliese” di Torre. Se sei nato il ventotto maggio duemilaquattro, a quest’ora significa che non hai ancora compiuto vent’anni e ci sta quindi che alla prima esperienza tra i prof si mastichi un po’ di pane e panca. Se però al battesimo da titolare, t’inventi un gol in rovesciata, sotto la tua curva, in un derby, vuol dire che sei così matto da credere davvero al fatto che tu sia un predestinato. Ecco, questa, grosso modo questa è la storia del nostro “Dieci della Settimana”, signore e signori Samuele Pugliese..gol fantastico, ma adesso ci aspettiamo molto altro ancora! #GENIOPURO!

di Dario Gallitelli

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